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I rave-parties sono una realtà di cui si parla sui media solo quando si verificano fatti drammatici. Eppure sono realtà più diffuse di quanto normalmente si creda. I frequentatori sono soprattutto giovani di 20 anni, più ragazzi che ragazze, per la grande maggioranza studenti o lavoratori. Dei raves fa parte, non necessariamente ma in modo significativo, l'uso di sostanze: soprattutto alcool, Mdma e ketamina, ma non solo, perché lo stile di assunzione prevalente è il policonsumo. Intervenire in questi contesti (e, più in generale, nei luoghi di divertimento notturno) è fondamentale per ridurre i rischi e tutelare la salute dei partecipanti. Occorre intervenire precocemente sulle overdose, creare spazi di decantazione degli stati di sovreccitazione, evitare che le persone alterate si mettano alla guida, gettare le basi per avviare alla cura i giovani più problematici. Ma per fare questo occorre prima di tutto capire e sapersi relazionare con i giovani. Presentazione di Don Luigi Ciotti.